Scultura

Parte importante dell’artigianato tradizionale, anche la scultura rivive da qualche anno a Tiriolo. I maestri artigiani creano sculture tipiche della tradizione tiriolese, quali per esempio, le maschere apotropaiche da appendere sulla porta di casa, la cui funzione è quella di proteggere la casa dagli spiriti maligni, ma anche immagini sacre, o le bamboline di legno che ritraggono le pacchiane.
Da segnalare sono due importanti sculture sacre: si tratta dei Crocifissi lignei conservati l’uno nella Chiesa di Santa Maria della Neve, l’altro nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Il primo crocefisso risale al XVI secolo, nel corso del tempo ha subito diversi restauri che ne hanno intaccato l’originaria bellezza, tuttavia il restauro più recente ha eliminato gli elementi non originali del crocifisso facendone emergere la struttura originaria. Da notare la cura con cui l’artista ha realizzato il volto e la capigliatura di Cristo.
Il secondo Crocifisso è stato realizzato nel XVII secolo per i Principi Cigala, in particolare per la loro cappella privata: l’odierna Chiesa di Santa Maria Scala Coeli, la quale presto ospiterà uno dei musei della religiosità.  Tuttavia, il Crocifisso è conservato momentaneamente nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Colpisce la precisione con cui l’artista (sconosciuto) ha realizzato i particolari anatomici, per esempio le vene in rilievo sulle gambe, e il panneggio che sembra scosso dal vento.

A Tiriolo, tra tradizione e maestria, spicca Masino Leone, un rinomato maestro artigiano che incarna l’essenza dell’arte manifatturiera calabrese. Le sue creazioni, frutto di passione e abilità tramandate da generazioni, raccontano storie di cultura e bellezza. Visitare il suo laboratorio è un’esperienza unica, dove poter ammirare opere artigianali di rara qualità e scoprire i segreti di un’arte senza tempo. Un appuntamento imperdibile per chi desidera portare con sé un pezzo autentico della tradizione di Tiriolo.

Tiriolo come non l'hai mai vista.

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