Palazzo Cigala
XVII secolo
Costruito in “loco S. Elia”, dalla famiglia Cigala, in seguito all’abbandono del castello in parte distrutto dal terremoto del 1638, in un’area pianeggiante nella parte bassa del paese, protetto alle spalle da una collina di calcare.
Il palazzo di forma quadrangolare con cortile interno, era cinto da un muro che correva lungo tutta la collina circondando una notevole porzione di terreno che formava il cosiddetto “Orto del Principe”. La facciata era semplice, senza decorazioni architettoniche di rilievo, con un portale in pietra con arco modanato sul quale era posto lo stemma araldico in marmo distrutto quando il palazzo venne restaurato negli anni ’50 per essere adibito a sede scolastica.
Sempre su questa facciata campeggiano, ai due lati, due balconi monumentali in ferro battuto e basale in marmo verde di Gimigliano in stile barocco meridionale.
Nel cortile interno era impostato lo scalone monumentale con il portale che dava l’accesso al piano nobile, sulla cui sommità era posto lo stemma araldico in marmo bianco oggi conservato nell’Antiquarium Civico.
Una nota di rilievo è il ritrovamento, avvenuto nel 1638 durante la costruzione delle fondamenta, di una tomba di notevoli dimensioni e della tavoletta del Senatusconsultum de Bacchanalibus del 186 a.C.