Museo del costume regionale

ll museo del costume regionale trova spazio in un elegante edificio costruito negli anni ’30 che originariamente ospitava una centrale telefonica dello stato. Acquistato negli anni’80 della municipalità, e completamente ristrutturato, attualmente ospita anche l’Antiquarium civico. Il museo si propone come centro di ricerca e di studio del patrimonio etnografico, e nello specifico, dell’evoluzione storica dell’abbigliamento popolare come elemento distintivo della cultura e della storia calabrese. Il percorso espositivo è ospitato in due sale dell’edificio, e permette di apprezzare, attraverso la sua esposizione, la grande ricchezza culturale della Calabria.
Alcuni abiti esposti nelle vetrine sono frutto di una attività di ricerca e recupero, in altri casi copie di modelli fedeli agli originali, confezionati dal paziente e meticoloso lavoro di ricamo e di colori dalle artigiane tirolesi nel più alto rigore scientifico delle riproduzioni.
Fa da protagonista l’abito tradizionale di Tiriolo, la cosiddetta “pacchiana”, indossato dalle donne sin dall’adolescenza. Tramandato da madre in figlia, confezionato ed arricchito da pregiati ricami, faceva parte della dote per il matrimonio.
L’abito era indicatore dello status sociale della donna e, parimenti, diverso in base alle occasioni: feste, lutti, età della donna.
Se per il vestito femminile abbiamo una notevole quantità di informazioni, al contrario, per quello maschile, i dati sono molto ridotti. Il modo di vestire dell’uomo calabrese i cui elementi identificativi, in primis un cappello conico denominato “certune”, erano legati, nell’immaginario collettivo, all’abbigliamento dei briganti.