Parco Archeologico Gianmartino
L’area archeologica di “Gianmartino” viene indagata fra il 2014 ed il 2015, dapprima con prospezioni georadar che hanno messo in evidenza un esteso reticolo di strutture murarie, in seguito con scavi stratigrafici. Il sito ha restituito un edificio monumentale risalente ad epoca brettia (IV-III sec. a.C.), in eccezionale stato di conservazione, del quale è stato ad oggi riportato in luce un corridoio colonnato su cui affacciano 4 ambienti, la cui destinazione d’uso non è chiara, sebbene i materiali rinvenuti (in corso di studio) lascino pensare ad una funzione religioso-sacrale. Il sito ha conosciuto più fasi di vita prima della distruzione attestata da un consistente livello di incendio.
L’importanza dell’edificio è testimoniata dalla ricchezza dell’apparato decorativo architettonico (un mosaico raffigurante due delfini e un terzo pesce non identificato, capitelli finemente decorati, muri in terra cruda intonacati e dipinti) e dei materiali (molte monete bronzee e d’argento cartaginesi e brettie e numerose statuine fittili femminili).